giovedì 2 aprile 2009

I ragazzi della Primavera lodigiana lanceranno a giorni sul territorio una campagna per le adesioni

I giovani della Primavera lodigiana si rimboccano le maniche per le primarie. I ragazzi e le ragazze del gruppo hanno l’intenzione di far scegliere ai loro sostenitori chi dovrà correre per cercare di conquistare lo scranno più alto della provincia di Lodi. Prima, però, è necessario far decollare una campagna per raccogliere le adesioni. «A partire da questo momento - spiega il portavoce Francesco Milanesi -, fino al 4 aprile, saremo impegnati con la campagna “Sosteniamo la Primavera lodigiana”: tutti coloro che vogliono aderire al nostro programma, la Carta 21, possono contattarci o incontrarci ai gazebo. Ci saranno, infatti, sette diversi momenti per raccogliere le adesioni, nelle piazze principali del territorio». Il gruppo ha già preparato volantini e manifesti. L’obiettivo è spiegare alla gente quali sono le proposte per il Lodigiano. Una volta pronta la lista dei sostenitori, i “giovani leoni” li contatteranno per partecipare alle primarie: «Solo coloro che aderiranno al nostro programma potranno esprimersi - sottolinea Milanesi -, per decidere chi dovrà rappresentarli». Una scelta, quelle delle primarie, considerata una tappa obbligata. «Non ci sembrava corretto candidare automaticamente qualcuno - aggiunge Alessandro Ferrandi -, siamo una lista civica e crediamo sia doveroso scegliere il candidato nel modo più democratico possibile». I giovani sono disposti a confrontarsi e a collaborare con chiunque si ritrovi nelle idee della Carta 21, che può essere consultata on line all’indirizzo plodigiana21.altervista.org. «Abbiamo intenzione di incontrare i sindacati, la Camera di commercio e gli altri enti del territorio - dice Elisa Ceccoli -, per approfondire la conoscenza e per ascoltare il loro parere, è un modo per farci conoscere». Il web non è infatti abbastanza: «Vogliamo inserirci nella realtà sociale - sostiene Paolo Massari -, non solo in modo virtuale. Certamente con un clic si raggiunge un contatto, ma le relazioni sono essenziali». Al più presto possibile saranno rese note le modalità per votare. Gli iscritti alla Primavera lodigiana potranno scegliere tra una rosa di tre o quattro candidati, i cui nomi saranno svelati nelle prossime settimane. Per il momento, il “nocciolo duro” della squadra è costituito da una quindicina di persone, tra i fondatori ci sono anche Dario Siciliano, Mattia Zacchetti, Angelica De Domizio, Marco Romaniello, Andrea Amadei e Luigi Pastore. La loro lista per le elezioni provinciali sarà composta da 24 nomi. «Non vogliamo andare contro nessuno - concludono -, e nemmeno fare la rivoluzione. Vogliamo però avere uno spazio per dire quello che pensiamo».Greta Boni

Da "Il cittadino" dell'8 marzo - Nasce oggi il movimento della PRIMAVERA LODIGIANA

Niente giacche o cravatte troppo serie. All star, scarpe da ginnastica, felpe e jeans (non importa se rotti). Tutti sorridono e nessuno ha 30 anni, è la generazione di internet, quella che viaggia con un click e usa Facebook. Quella che oggi ha deciso di impegnarsi in politica senza schierarsi nè con la destra nè con la sinistra. E che probabilmente presenterà una propria lista in vista delle provinciali, con un candidato che magari starà ancora sui banchi dell’università.Ieri, presso la Cascina Coldana, i giovanissimi hanno presentato la loro iniziativa, Primavera lodigiana:«Non stiamo con la destra o con la sinistra, preferiamo guardare alle cose concrete da realizzare, che non hanno colore partitico - spiega il portavoce Francesco Milanesi, 21 anni e un corso di giurisprudenza da frequentare -. Abbiamo deciso di organizzarci con un nostro movimento sul quale far convergere le persone che hanno voglia di fare qualcosa per il territorio al di fuori dei soliti schemi, cercheremo di portare un po’ di aria fresca e di fare qualche proposta per tutti, non solo per i giovani».Le idee sono finite in un programma chiamato “Carta 21”, ventuno spunti per il Lodigiano. A raccontarli ci hanno pensato, insieme a Francesco, Elisa Ceccoli, 19enne studentessa di scienze internazionali, Alessandro Ferrandi, 22enne studente di economia e marketing, Marco Romaniello, 21 anni e barman professionista, Mattia Zacchetti, 21enne studente in economia e marketing e Dario Siciliano, 23enne contabile dell’Astem.Le loro proposte spaziano dall’ambiente ai trasporti, dalla sicurezza alle nuove tecnologie: l’installazione di impianti fotovoltaici nelle scuole, l’aumento dei collegamenti tra Lodi e Milano e tra capoluogo e paesi, la lotta al carovita attraverso mercati agricoli dal prezzo calmierato, le quote giovani nei consigli di amministrazione, le campagne per la sicurezza stradale e i corsi di difesa per le donne. Senza dimenticare il “no” alla discarica di Senna.Tutte le informazioni sui protagonisti e il loro programma può essere trovato sul sito www.primaveralodigiana21.it, altrimenti è possibile cercare informazioni e interviste su Facebook e Youtube. «Vogliamo dare qualcosa a questo territorio e pensiamo di poterlo fare con l’aiuto dei giovani, ma anche di chi ha più esperienza di noi - dicono i ragazzi della Primavera Lodigiana -, prendiamo idealmente il testimone dalle generazioni che ci hanno preceduto e cerchiamo di costruire una nuova prospettiva di futuro. Non è più il tempo del disimpegno».Greta Boni

Da “Il Cittadino” del 25/03/2009 - Ici più bassa per le imprese virtuose, la “ricetta” dei giovani per l’economia

Una zona a tassazione ridotta per favorire l’arrivo di nuove imprese sul territorio. La Primavera lodigiana, il gruppo di giovani che si prepara a partecipare alla prossima tornata amministrativa, lancia la sua prima proposta per risollevare le sorti dell’economia locale. «Per rilanciare lo sviluppo - spiega il portavoce Francesco Milanesi occorre favorire da una parte la creazione e il mantenimento dei posti di lavoro, dall’altra occorre però andare incontro alle imprese per cercare di allentare la morsa in cui molte si trovano. Concretamente la nostra proposta, che abbiamo già indicato nella Carta 21, è di prevedere un ruolo della provincia affinché si attivi per dare vita ad un accordo con i comuni per creare zone a tassazione ridotta sulle imprese in modo da attrarre investimenti e rilanciare l’occupazione». Un esempio potrebbe essere la riduzione dell’Ici sui fabbricati industriali, in cambio di assunzioni o del blocco dei licenziamenti, da valutare caso per caso. Per i ragazzi e le ragazze della Primavera lodigiana questo provvedimento potrebbe innescare un circolo virtuoso all’interno dell’economica locale. «È un progetto concreto che pensiamo sia giusto approfondire con i rappresentanti economici, sindacali e politici del territorio - chiosano i giovani del gruppo -, per questo nelle prossime settimane chiederemo degli incontri ad associazioni di categoria e rappresentanze sociali, per lavorare insieme per il bene della nostra provincia». I protagonisti della Primavera lodigiana hanno stilato un elenco di priorità chiamato Carta 21, le idee spaziano dall’importanza della copertura internet su tutta la provincia alla sicurezza, dalla difesa dell’ambiente - il gruppo è contrario alla realizzazione di una discarica a Senna - allo sviluppo dei trasporti nel Lodigiano e nel Milanese.

lunedì 30 marzo 2009

Dal Corriere della Sera (12 Marzo)

Un po’ oltre guardano i ragazzi di Primavera Lodigiana, la cui lista sarò in corsa per l’amministrazione provinciale. “Ci ha ispirato la vicenda personale di Obama - dice uno dei fondatori Alessandro Ferrandi – ma siamo scesi in campo soprattutto per scrollarci di dosso parole come “bullismo”, “apatia”, “disimpegno” che vengono associate alla nostra generazione. E soprattutto perché nessun partito è in grado oggi di rappresentarci”.

sabato 21 marzo 2009

Francesco Milanesi: “Una politica per i giovani e al servizio del territorio” La lista Primavera Lodigiana: tutti ventenni

Giovane, indubbiamente, lo è. Ma non corrisponde al ritratto del timido. Studente di giurisprudenza a Milano, pendolare per necessità, Francesco Milanesi, poco più che ventenne, con ogni probabilità, sarà il nome che la neonata lista Primavera Lodigiana schiererà nella contesa di giugno contro corazzate come Pd, Lega, Pdl e Udc. E tutta la lista è come lui: il più vecchio (si fa per dire) ha 23 anni. Chiediamo di spiegare i motivi che hanno spinto un gruppo di ragazzi a gettarsi nell’agone politico.

Come ci si sente da candidati della provincia a 20 anni?

“innanzitutto una premessa. La mia candidatura alla presidenza non è ancora ufficiale. Dobbiamo incontrarci e decidere – democraticamente – con tutti coloro che fanno parte dle progetto. Ci manca ancora qualche nome per coprire tutti i 24 collegi. Poi, se così decideranno, sarò ben felice di accettare. Detto questo, l’idea che mi ha spinto insieme a gli altri verso la politica è la voglia di fare qualcosa per il territorio. Non intendiamo buttare via l’esperienza dei nostri genitori e di chi ha fatto politica prima di noi, ma idealmente prenderne il testimone, salvando tutto ciò che di buono è stato fatto.”

Voi avete presentato una carta programmatica di 21 punti. Qual è secondo lei quello più importante?

“Non ce n’è uno più importante. Forse, vista la situazione economica del territorio, gli interventi in questo settore assumono oggi una maggiore priorità. Per stimolare l’economia pensiamo che la Provincia debba cercare di coordinare l’azione dei Comuni, perché riducano l’Ici alle aziende che si impegnano ad assumere lodigiani, soprattutto giovani. Poi abbiamo proposto di dare vita a mercati agricoli nel territorio, per permettere ai cittadini di acquistare direttamente dal produttore, ottenendo prezzi più bassi.”

Anche la Provincia ha le sue difficoltà di bilancio: Il Patto di stabilità sui conti verrà sforato di 11 milioni. Come pensate di confrontarvi con una realtà così complessa? Vi state attrezzando?

“Ognuno di noi, come è giusto che sia, è più attento e studia maggiormente alcuni settori. Naturalmente, per questioni specifiche e tecniche, ci avvarremo anche noi della consulenza degli esperti di cui una provincia dispone. Comunque, ci stiamo preparando…”

Nella migliore tradizione giovanile avete fatto ampiamente uso dell’informatica: sito Internet, facebook. Il computer è un mezzo per contattare persone oppure un metodo politico…

“Internet è un mezzo utile per entrare in contatto con le persone. Ma la politica non si fa certo contando gli amici su facebook. Viviamo nel nostro territorio ed è sul territorio, con la gente che volgiamo fare la politica. La rete + un canale utile, da cui trarre spunti e contatti, ma non esclusivo.”

Avete in programma altre iniziative?

“Certamente, nei prossimi giorni organizzeremo i nostri incontri per presentare le nostre proposte, che non sono solo indirizzate ai giovani, ma riguardano anche famiglie e anziani.”

Una curiosità: i vostri concorrenti sono partiti strutturati, spesso con bilanci solidi. La politica ha un costo voi come lo affrontate?

“Sicuramente la campagna elettorale ha un costo. Naturalmente ci autotassiamo, i candidati sono anche sostenitori. Ma abbiamo anche qualche amico che ci dà una mano”.

Sai che spesso partecipare ai consigli provinciali è noioso?

“Si? Bhe, noi cercheremo di portare un po’ di freschezza. Senza fare del qualunquismo, buttando via tutto quanto si è fatto prima, ma portando la nostra voglia di fare.”


Guido Bandera